giovedì 14 agosto 2014

14.08.2014 - Commento al vangelo di S. Luca estratto cap. 11 par. 4

Beato chi ascolta la Parola di Dio
Mentre Gesù parlava così, una donna alzò la voce in mezzo alle turbe e disse: Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai succhiato.
Evidentemente quella donna sentiva nelle parole del Redentore l'accento della verità e lo sentiva per qualche penosa esperienza personale che aveva fatta con quelli che gli si opponevano. Psicologicamente, infatti, l'applauso a chi parla è tanto più spontaneo e caloroso, quanto più le sue parole coincidono vivamente con le nostre esperienze personali. Chi è stato vittima di sopraffazioni da parte di prepotenti senza aver potuto reagire, e sente uno che ha il coraggio di affrontarli e di confonderli, esce in espressioni di plauso e di benedizione, che manifestano tutta la soddisfazione del suo animo, e sono uno sfogo indiretto del proprio risentimento.
L'esclamazione della donna, dopo un discorso piuttosto oscuro di Gesù, non si spiegherebbe senz'ammettere che essa medesima avesse avuto ragioni di risentimento contro gli scribi e i farisei. Perciò Gesù Cristo, senza contrastare la lode che essa dava alla sua santissima Madre, anzi confermandola ed integrandola, rispose: Anzi, beati quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Egli voleva dire: sì, mia Madre è beata perché mi ha generato ed allattato, ma è più beata perché ha ascoltato e praticato la Parola di Dio; tu, perciò, non ti consolare dei rimproveri fatti ai tuoi oppressori, ma ascolta la parola di Dio e mettila in pratica usando carità.
inoltre, quella donna riguardava Maria come madre comune, e Gesù con le sue parole la dichiarò velatamente Madre di Dio. Essa, infatti, aveva ascoltato il messaggio celeste e vi aveva creduto, aveva accolto nel seno il Verbo sostanziale del Padre e 1' aveva custodito col suo amore, aveva ascoltato da Lui la Parola di Dio e l'aveva praticata.
Non l'aveva generato e nutrito come qualunque donna, ma aveva generato il Verbo Incarnato per opera dello Spirito Santo e l'aveva custodito come Uomo-Dio, e non come può custodirsi un qualunque figlio generato dalla carne. La donna esaltava in Maria la Madre di un profeta, e Gesù replicò per esaltare in Lei la Madre del Verbo.
Come si vede, l'interpretazione di questo versetto del Vangelo è tanto, immensamente tanto lontana dall'arbitraria interpretazione protestante, che vi vorrebbe vedere una diminuzione di Maria. Se si riflette poi che san Luca nel suo Vangelo ha voluto far rimarcare in modo particolare quello che esaltava Maria, si vede anche meglio com'è assurda la blasfema ipotesi di alcuni protestanti.
La risposta di Gesù Cristo alla donna che lo esaltava era anche diretta contro l'insinuazione degli scribi e dei farisei, che lo avevano voluto mostrare amico di satana; si direbbe, era un'esplosione dell'amore di Gesù verso il Padre fatta in pubblico, un volere stornare da sé la lode che gli si faceva, per mostrare che si curava solo della gloria di Dio e per convincere meglio le turbe che Egli era contro satana. E psicologico, infatti, anche per noi quando siamo accusati a torto di empietà, il colpire tutte le occasioni per manifestare la nostra pietà e la nostra devozione; certi sentimenti che rimarrebbero celati nel nostro cuore vengono espressi con maggiore energia, e si prospettano come esclusiva nostra preoccupazione.
Gesù Cristo ci tenne a mostrare al popolo quanto Egli apprezzasse la Legge di Dio e quanto fosse lontano da operare prestigi diabolici per raccogliere gloria, e perciò, alla donna che lo esaltò magnificando la beatitudine della Madre di Lui nell'averlo generato ed allattato, rispose con forza magnificando la beatitudine di chi ascolta la Parola di Dio e la custodisce praticandola.
Sac. Dolindo Ruotolo

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