martedì 22 aprile 2014

22.04.2014 - Commento al vangelo di S. Giovanni cap. 20, par. 3

3. Maria Maddalena di nuovo al sepolcro piange e riconosce Gesù
Dopo avere avvertito Pietro e Giovanni, Maria Maddalena ritornò al sepolcro nella speranza d'avere notizie dai due apostoli, e rintracciare il Corpo di Gesù. Essa però vi andò lentamente, perché il dolore provato nel constatare la sparizione del Corpo divino l'aveva tutta come stroncata. Giunse quindi dopo che i due apostoli ne erano partiti e, più addolorata per non aver fatto a tempo, si mise a piangere, seduta sul masso medesimo che aveva chiuso la tomba.
Mentre piangeva dirottamente, sentì come una subcosciente attrazione verso il sepolcro, e si curvò un poco per guardarvi dentro. Avviene spesso quando qualcuno di lontano ci guarda; noi istintivamente ci voltiamo verso di lui pur non vedendolo o non ascoltandone il richiamo. Proprio mentre Maria Maddalena piangeva, gli angeli che stavano invisibilmente nel sepolcro e che si erano già mostrati alle pie donne, la guardarono per richiamare la sua attenzione, ed essa, molto più che ad un richiamo telepatico naturale, si sentì spinta a voltarsi, si curvò un poco e guardò dentro la tomba, dove notò la presenza di due angeli vestiti di bianco, uno a capo e l'altro a piedi dov'era stato riposto Gesù.
Offuscata com'era dal pianto e dal dolore, e soprattutto, avendo ancora l'anima oscurata per la poca fede, non rifletté che erano personaggi soprannaturali, e credette che fossero viandanti che stavano là per curiosare. Addolorata all'eccesso, aveva tutt'altro da pensare che fissarli in volto e curarsi di loro.
Essi però la interrogarono dicendo: Donna, perché piangi? E Maria Maddalena subito rispose: Perché hanno portato via il mio Signore e non so dove l 'abbiano posto. Supponeva ancora come cosa certa che l'avessero rubato, e poiché non viveva in quel momento che nel pensiero di Gesù, credeva che anche i personaggi che la interrogavano dovessero sapere chi era il suo Signore. Ma un richiamo più forte di quello che aveva sentito dagli angeli la costrinse a volgersi indietro e, stando ancora in lacrime, vide un personaggio ritto, in piedi, e non sapeva che era proprio Gesù. Egli le domandò: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Maria Maddalena, dal tono amichevole della voce credette capire che colui che la interrogava fosse l'ortolano, il quale, mosso a compassione di lei, volesse o potesse svelarle il segreto della sparizione del Corpo di Gesù; perciò senza spiegargli perché piangesse, gli disse in tono supplichevole: Signore, se tu lo hai portato via, dimmi dove lo hai posto, ed io lo prenderò. Non voleva che il supposto ortolano si fosse incomodato a prendere il Corpo, o volle prevenire l'obiezione che poteva farle di non avere la possibilità da solo di trasportarlo, e disse che essa sola si sentiva la forza di prenderlo.
Gesù allora la chiamò per nome: Maria! E chiamandola le fece sentire tutto il suo amore e la sua bontà.
Quella parola risuonò nell'animo di lei, e la scosse profondamente. Fino a quel momento essa era stata col capo basso, in preda alle lacrime; ma quando si sentì chiamare e riconobbe nel richiamo l'accento di Gesù alzò gli occhi, lo vide, e gridò con impeto: Rabbunì, cioè Maestro. Lo chiamò con un'espressione di maggiore rispetto, Rabbunì invece di Rabbi per l'immensa gioia che tutta la comprendeva, e si slanciò per gettarsi ai suoi piedi e stringerli e baciarli, come era stato sempre sua abitudine di fare. Ma Gesù le disse: Non mi toccare61, secondo il testo greco: non abbracciarmi, non stringerti a me perché non sono ancora asceso al Padre mio, ma va ' ai miei fratelli, cioè ai miei apostoli, e dirai loro: Ascendo al Padre mìo e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro.
È evidente che Gesù non proibì a Maria Maddalena di toccarlo e di abbracciare i suoi piedi, quasi per un motivo di riserbo, avendo ciò permesso alle altre pie donne, come è detto in san Matteo: Esse gli si accostarono, strinsero i suoi piedi e lo adorarono (Mt28,9). Gesù conosceva l'amore che quell'anima gli portava e conosceva per esperienza che non sapeva distaccarsi dai suoi piedi quando vi si prostrava. In quel momento, però, ella non poteva pensare a consolarsi ma doveva piuttosto riparare la propria incredulità nella risurrezione, con un atto di zelo e di apostolato verso gli apostoli. Per espandersi in adorazione verso il suo Signore c'era tempo, giacché Egli non era ancora asceso al Padre suo, e sarebbe rimasto ancora per molti giorni sulla terra. Era poi un atto di giustizia che Maria Maddalena non si beasse del santissimo casto contatto di quel Corpo glorioso che aveva creduto infallibilmente morto, e per il quale aveva solo preparato aromi per temperarne il processo di putrefazione. Aveva mancato di fede più delle altre donne, giacché Gesù le aveva parlato certamente più volte in particolare della sua risurrezione. A lei che conversando con Lui doveva preoccuparsi di vederlo morto non poté mancare di dire che sarebbe risuscitato. Essa inoltre aveva visto la risurrezione del proprio fratello Lazzaro, ed aveva ascoltato proprio da Gesù quelle solenni parole: Io sono la risurrezione e la vita, o per le quali le aveva richiesto una professione esplicita di fede: Credis hoc? Avrebbe dovuto credere molto più alla risurrezione di Colui che è risurrezione e vita, ed il non averlo fatto era per lei una colpa che doveva espiare. Con divina delicatezza Gesù non la fece accorgere quasi dell'espiazione, e le diede una missione riparatrice presso i suoi apostoli; in tal modo non la contristò, e nel medesimo
tempo le fece la grazia di poter riparare la sua incredulità e di rendersi degna di poter poi espandere in Lui il suo cuore.
Ascendo al Padre mio e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro
Può sembrare a primo aspetto un poco inesplicabile come Gesù abbia detto a Maria Maddalena: Non sono ancora asceso al Padre mio, e le abbia poi dato come missione particolare di dire agli apostoli: Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. Agli apostoli quasi volle far dire che incalzava il momento della separazione; perché? Perché Egli doveva eccitarne la fiacchezza e suscitare in loro il desiderio di ricercarlo e rivederlo. Per ricercarlo veramente non avevano bisogno di andare girando per le strade di Gerusalemme, dovevano credere in Lui, e ricordare le parole che aveva loro dette tante volte in vita. Ascendo al Padre mio, cioè: risorgo da morte e ritorno al Padre mio. Dovevano ricercarlo credendolo loro Redentore, vero Dio e vero Uomo che si era degnato farsi loro fratello, e perciò disse: ascendo al Padre mio per natura, e Padre vostro per grazia e per adozione, Dio mio per la mia vera natura umana, e Dio vostro come sue creature; ascendo come vostro fratello, vero Dio per sublimarvi e presentarvi al Padre, e vero uomo per rappresentarvi innanzi a Lui. Egli inoltre volle sollevare il cuore dei suoi cari assicurandoli che veramente viveva, e volle spiegare indirettamente a Pietro e Giovanni perché le bende funebri erano rimaste piegate nel sepolcro: Egli ascendeva al Padre, nella gloria della divinità, ascendeva a Dio nello splendore della sua umanità glorificata; non aveva dunque bisogno di quelle bende, e le aveva lasciate nella tomba quasi come sua unica spoglia mortale. L'uomo muore e lascia come sua spoglia il corpo; Egli era morto e risorto, ed ascendendo già al Padre, aveva lasciato come sua spoglia i funebri lini; piegati e posti in disparte, perché non gli servivano più, come si piega nelle sue parti un abito che è stato smesso.
Gesù volle insegnare a tutti che dovevano preferire le opere di zelo e di carità alle stesse loro consolazioni spirituali
Maria Maddalena avrebbe voluto sostare in adorazione di Gesù, ed Egli le disse: Non mi toccare, non mi trattenere... ma va' ai miei fratelli. Volle che avesse preferito alla sua gioia spirituale il consolare gli afflitti apostoli, e volle insegnare a tutti che dovevano preferire le opere di zelo e di carità alle stesse loro consolazioni spirituali. Egli diede la ragione di questo, dicendo: Non sono ancora asceso al Padre mio. Stava ancora in terra, e può dirsi che vi sarebbe ancora rimasto nel suo Corpo mistico. Anche oggi Egli è presente nei sofferenti, negl'infelici, nei perseguitati, negli afflitti, e può dire alle anime che amano solo le loro gioie spirituali: Non mi toccate, non sono ancora asceso al Padre mio, andate ai miei fratelli e consolateli.
Gesù Cristo, incaricando Maria Maddalena di andare a dire agli apostoli che ascendeva al Padre, volle completare il messaggio che aveva loro mandato per le pie donne. Queste lo videro prima di lei, e colme di gioia gli si gettarono ai piedi stringendoli ed adorandolo. Con tale espansione di amore lo riconobbero e lo confessarono veramente risorto, ed Egli le incaricò di avvisare i suoi fratelli, cioè i suoi apostoli e discepoli di andare nella Galilea dove si sarebbe mostrato a tutti (Mt 28,10). A Maria Maddalena diede l'incarico di far loro sapere che non sarebbe rimasto per sempre sulla terra dopo essere risorto, e che essi dovevano scuotersi dal loro torpore e ricercarlo soprattutto con la fede sincera del cuore, per essere degni di vederlo.
Maria Maddalena rinunziò alla gioia di abbracciarsi ai piedi di Gesù, e questo fu riparazione alla mancanza di unione interiore che aveva avuta con Lui, credendolo definitivamente morto; corse ad annunziare agli apostoli che aveva veduto il Signore, e riferì loro quanto Egli le aveva detto, riparando così
con un atto di ubbidienza e di zelo alla sua mancanza di fede. Il Sacro Testo non ci dice se dopo questo essa abbia veduto Gesù, ma è da supporsi. Il suo infinito e misericordioso amore non la lasciò priva di consolazione, dopo averle richiesto la riparazione della sua poca fede.
Una lezione per le anime che si lamentano nell'aridità dello spirito
È una lezione importantissima per tutte le anime che si lamentano della loro aridità, e che gemono perché sembra loro che non abbiano più contatti interiori con Gesù. Esse credono d'essere in disgrazia sua e si sconvolgono, esponendosi alle più gravi tentazioni, poiché satana colpisce proprio questi momenti per far loro credere che è inutile per esse la preghiera e qualunque altra opera di pietà. Lo stato di aridità, quando non è una prova del Signore, è sempre conseguenza di piccole colpe, spesso anche inavvertite, e specialmente di mancanze di fede.
Si sta innanzi a Gesù con sentimenti naturali, si riguardano le sue grazie particolari come un fenomeno fisico, come un'illusione di fantasia, o peggio come una follia che rende estranei alla vita; si piange, come Maria Maddalena, innanzi ad un sepolcro vuoto, piangendo sull'anima propria secondo le proprie idee ed i propri apprezzamenti; non si ascolta più chi rappresenta Dio, si crede infallibile ciò che si pensa e stolto ciò che si dice con autorità soprannaturale; si piangono difetti che non esistono e non si piangono quelli che veramente sono tali, si geme e non si pensa a rinnovare la propria fede ed il proprio abbandono in Dio, la cui mancanza è principale se non unica causa dell'interiore aridità. Invece di agitarsi bisogna umiliarsi, ed invece di credere illusione la vita spirituale tracciataci da Dio bisogna rinnovare la propria fede, e ritornare alla pratica dell'amore semplice ed umile che cerca Dio nella piccolezza, e riposa fiducioso in Lui solo.
Sac. Dolindo Ruotolo

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