7. La casa fondata sulla pietra: la Chiesa
L'anima cristiana dev'essere come casa fondata sulla pietra, cioè sulla Chiesa, pietra incrollabile che non può essere travolta dalle tempeste. Qualunque altra setta, anche se avesse apparenze lusinghiere, è arena senza fondamento, che trascina nella rovina chi vi si appoggia, appena si scatena la tempesta. Cade la pioggia, quando si oscura la fede nell'anima; straripano i fiumi, quando le passioni insorgono; soffiano i venti, quando infuriano le persecuzioni; l'anima non resiste agli errori, non sa domare le passioni, non sa vincere le persecuzioni, se non vive della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana.
In questi tempi nei quali i falsi profeti pullulano da ogni parte, e nei quali l'errore inonda la terra, è più che mai necessario fondarsi sulla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Cominciano a riconoscerlo anche quelle nazioni che, staccatesi da Lei, non trovano più un punto sicuro di appoggio, e volgono gli occhi a Roma, come ad ultima estrema salvezza. Di fronte all'oscura e minacciosa inondazione bolscevica che tutto trascina alla rovina, il mondo comincia a capire che solo la Chiesa ha la forza di resistere e di vincere, e volge di nuovo lo sguardo alla roccia incrollabile che ha vinto l'urto dei secoli.
Guardiamo anche noi alla Chiesa, a questa madre tenerissima che genera le anime a Gesù Cristo e le nutre di Lui, e facciamoci guidare da Lei alle altezze eterne. Deve terminare qualunque iniziativa privata di pietà, e dobbiamo vivere della vita della Chiesa; le iniziative private sono come fioriture di licheni, dovute più alla sterilità che alla fecondità della terra, mentre la vita della Chiesa, vissuta in pieno, è ricchissima di frutti e produce la santità. Non sembri esagerato ciò che diciamo.
In certi tempi nei quali le anime non vivevano più, e una profonda ignoranza celava i tesori della Chiesa, fu necessario ricorrere alle iniziative private, ed anche i santi se ne fecero propagatori. In tempi di asfissia si ricorreva alla respirazione artificiale. Ma oggi, grazie a Dio, si comincia a respirare l'aura della casa fondata sulla roccia, e non si può continuare ad educare il popolo quasi staccandolo dalle fonti pure della pietà della Chiesa; a poco a poco bisogna formare dei fedeli un corpo vivo che viva della Chiesa, dei suoi pensieri, dei suoi canti, della sua preghiera, del suo Sacrificio eucaristico, tutto affidato a Maria Santissima, Madre soavissima che lo conduca al Redentore.
Fondiamoci sulla roccia, perché non ci sorprendano le tempeste diaboliche che agitano il mondo. Siamo sempre più divisi in due campi: noi e il mondo; una volta ci si poteva illudere ed era facile presumere di servire due padroni. Oggi non più; il male è così spaventoso che non si può confondere col bene, è così diabolico che non ci può lasciare perplessi sulla scelta; dobbiamo chiuderci nell'ovile di Gesù Cristo, nell'unico e solo suo ovile, e lasciarci pascolare dal Papa, supremo Pastore della Chiesa che ci conduce ai pascoli eterni.
L'anima cristiana dev'essere come casa fondata sulla pietra, cioè sulla Chiesa, pietra incrollabile che non può essere travolta dalle tempeste. Qualunque altra setta, anche se avesse apparenze lusinghiere, è arena senza fondamento, che trascina nella rovina chi vi si appoggia, appena si scatena la tempesta. Cade la pioggia, quando si oscura la fede nell'anima; straripano i fiumi, quando le passioni insorgono; soffiano i venti, quando infuriano le persecuzioni; l'anima non resiste agli errori, non sa domare le passioni, non sa vincere le persecuzioni, se non vive della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana.
In questi tempi nei quali i falsi profeti pullulano da ogni parte, e nei quali l'errore inonda la terra, è più che mai necessario fondarsi sulla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Cominciano a riconoscerlo anche quelle nazioni che, staccatesi da Lei, non trovano più un punto sicuro di appoggio, e volgono gli occhi a Roma, come ad ultima estrema salvezza. Di fronte all'oscura e minacciosa inondazione bolscevica che tutto trascina alla rovina, il mondo comincia a capire che solo la Chiesa ha la forza di resistere e di vincere, e volge di nuovo lo sguardo alla roccia incrollabile che ha vinto l'urto dei secoli.
Guardiamo anche noi alla Chiesa, a questa madre tenerissima che genera le anime a Gesù Cristo e le nutre di Lui, e facciamoci guidare da Lei alle altezze eterne. Deve terminare qualunque iniziativa privata di pietà, e dobbiamo vivere della vita della Chiesa; le iniziative private sono come fioriture di licheni, dovute più alla sterilità che alla fecondità della terra, mentre la vita della Chiesa, vissuta in pieno, è ricchissima di frutti e produce la santità. Non sembri esagerato ciò che diciamo.
In certi tempi nei quali le anime non vivevano più, e una profonda ignoranza celava i tesori della Chiesa, fu necessario ricorrere alle iniziative private, ed anche i santi se ne fecero propagatori. In tempi di asfissia si ricorreva alla respirazione artificiale. Ma oggi, grazie a Dio, si comincia a respirare l'aura della casa fondata sulla roccia, e non si può continuare ad educare il popolo quasi staccandolo dalle fonti pure della pietà della Chiesa; a poco a poco bisogna formare dei fedeli un corpo vivo che viva della Chiesa, dei suoi pensieri, dei suoi canti, della sua preghiera, del suo Sacrificio eucaristico, tutto affidato a Maria Santissima, Madre soavissima che lo conduca al Redentore.
Fondiamoci sulla roccia, perché non ci sorprendano le tempeste diaboliche che agitano il mondo. Siamo sempre più divisi in due campi: noi e il mondo; una volta ci si poteva illudere ed era facile presumere di servire due padroni. Oggi non più; il male è così spaventoso che non si può confondere col bene, è così diabolico che non ci può lasciare perplessi sulla scelta; dobbiamo chiuderci nell'ovile di Gesù Cristo, nell'unico e solo suo ovile, e lasciarci pascolare dal Papa, supremo Pastore della Chiesa che ci conduce ai pascoli eterni.
Sac. Dolindo Ruotolo
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