giovedì 26 giugno 2014

26.06.2014 - Commento al vangelo di S. Matteo cap. 7 par. 7

7. La casa fondata sulla pietra: la Chiesa
L'anima cristiana dev'essere come casa fondata sulla pietra, cioè sulla Chiesa, pietra incrollabile che non può essere travolta dalle tempeste. Qualunque altra setta, anche se avesse apparenze lusinghiere, è arena senza fondamento, che trascina nella rovina chi vi si appoggia, appena si scatena la tempesta. Cade la pioggia, quando si oscura la fede nell'anima; straripano i fiumi, quando le passioni insorgono; soffiano i venti, quando infuriano le persecuzioni; l'anima non resiste agli errori, non sa domare le passioni, non sa vincere le persecuzioni, se non vive della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana.
In questi tempi nei quali i falsi profeti pullulano da ogni parte, e nei quali l'errore inonda la terra, è più che mai necessario fondarsi sulla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Cominciano a riconoscerlo anche quelle nazioni che, staccatesi da Lei, non trovano più un punto sicuro di appoggio, e volgono gli occhi a Roma, come ad ultima estrema salvezza. Di fronte all'oscura e minacciosa inondazione bolscevica che tutto trascina alla rovina, il mondo comincia a capire che solo la Chiesa ha la forza di resistere e di vincere, e volge di nuovo lo sguardo alla roccia incrollabile che ha vinto l'urto dei secoli.
Guardiamo anche noi alla Chiesa, a questa madre tenerissima che genera le anime a Gesù Cristo e le nutre di Lui, e facciamoci guidare da Lei alle altezze eterne. Deve terminare qualunque iniziativa privata di pietà, e dobbiamo vivere della vita della Chiesa; le iniziative private sono come fioriture di licheni, dovute più alla sterilità che alla fecondità della terra, mentre la vita della Chiesa, vissuta in pieno, è ricchissima di frutti e produce la santità. Non sembri esagerato ciò che diciamo.
In certi tempi nei quali le anime non vivevano più, e una profonda ignoranza celava i tesori della Chiesa, fu necessario ricorrere alle iniziative private, ed anche i santi se ne fecero propagatori. In tempi di asfissia si ricorreva alla respirazione artificiale. Ma oggi, grazie a Dio, si comincia a respirare l'aura della casa fondata sulla roccia, e non si può continuare ad educare il popolo quasi staccandolo dalle fonti pure della pietà della Chiesa; a poco a poco bisogna formare dei fedeli un corpo vivo che viva della Chiesa, dei suoi pensieri, dei suoi canti, della sua preghiera, del suo Sacrificio eucaristico, tutto affidato a Maria Santissima, Madre soavissima che lo conduca al Redentore.
Fondiamoci sulla roccia, perché non ci sorprendano le tempeste diaboliche che agitano il mondo. Siamo sempre più divisi in due campi: noi e il mondo; una volta ci si poteva illudere ed era facile presumere di servire due padroni. Oggi non più; il male è così spaventoso che non si può confondere col bene, è così diabolico che non ci può lasciare perplessi sulla scelta; dobbiamo chiuderci nell'ovile di Gesù Cristo, nell'unico e solo suo ovile, e lasciarci pascolare dal Papa, supremo Pastore della Chiesa che ci conduce ai pascoli eterni.
Sac. Dolindo Ruotolo

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